'A 'ncenziata, ovvero la cerimonia del piatto
L’antico rito dell’accoglienza nuziale sopravvissuto nei secoli e praticato a San Cipriano Picentino fino agli anni inizi degli anni ’90 del XX secolo.
Si tratta di un rito che affonda le radici nell’epoca greca e romana. In occasione delle nozze, già in epoca romana, gli sposi perfezionavano la loro unione con questo rito propiziatorio, finalizzato a garantire felicità e prosperità alla coabitazione dei giovani.
La sposa, in particolare, veniva accolta nella casa maritale all’ingresso dell’abitazione.
Sull’uscio di casa, accompagnata dallo sposo, era attesa dalla suocera che, con un piatto tra le mani – nel quale tizzoni ardenti, bruciavano essenze profumate (soprattutto incenso) – compiva gesti prestabiliti recitava (o cantava) una formula propiziatoria (per ciò della ‘ncenziata, ossia l’atto di incensare.